Vestirsi di amore e accettazione

Di fronte ad immagini idealizzate e standard spesso irraggiungibili, la moda può arrivare ai nostri occhi come una forza che alimenta insicurezze e confronti. 

Nel cuore del mio lavoro, come stilista e artigiana di moda etica, ho scoperto che la moda può anche essere una potente alleata per sviluppare accettazione di sé e nutrire l’autostima.

Partiamo dal fatto che l’autostima non riguarda la perfezione; si tratta invece di un percorso per accogliere se stessə, luci e ombre, con comprensione e gentilezza. Significa riconoscere che il proprio valore intrinseco non è legato a vittorie o sconfitte, ma semplicemente a chi si è veramente. 

La moda, in questo contesto, diventa uno strumento non per mascherare le nostre imperfezioni, ma per celebrarle, elevando la nostra preziosa individualità.

Rifiutare gli standard imposti

Uno degli aspetti più trasformativi nell’utilizzare la moda come espressione di sé è il rifiuto degli standard imposti. Scegliere abiti che rispecchiano personalità e stile personali, invece di aderire ciecamente alle tendenze, è una presa di posizione autodeterminata contro le pressioni sociali. 

È un modo per dire no a un mondo che troppo spesso ci vorrebbe tuttə uguali, e un grande sì alla propria unicità.

Costruire un rapporto positivo con il proprio corpo

Guardarsi allo specchio e apprezzarsi non è un fatto scontato; farlo non per l’aderenza a un ideale ma per le proprie conquiste personali è, inoltre, un passo fondamentale verso una sana autostima. 

La moda può aiutare in questo, offrendo non solo vestiti, ma abiti che diventano veri e propri simboli di ciò che abbiamo superato e di ciò che aspiriamo ad essere. 

Ogni capo può diventare una celebrazione di piccoli e grandi successi personali, un promemoria della nostra evoluzione.

Gentilezza e supporto: aspetti irrinunciabili

Nella mia quotidianità professionale pratico gentilezza, pazienza e sostegno attivo. Riconoscere che ogni persona è in una fase diversa del proprio cammino verso l’autostima mi spinge a offrire un supporto che, spero, possa accendere una scintilla di cambiamento in chi incontra la mia attività. 

La moda, in queste interazioni, diventa un dialogo tra chi crea e chi indossa, uno scambio profondo e creativo di personalizzazione che rispetta e celebra l’individuo.

Esplorare l’unicità della propria espressione attraverso la moda è un viaggio. Ogni scelta di tessuto, ogni selezione di colore, ogni taglio di un capo può essere un passo verso la scoperta di se stessə e un modo per imparare ad amarsi profondamente. 

La moda non è solo ciò che indossiamo, è anche come scegliamo di raccontare la nostra storia al mondo.

E a questo proposito, ti consiglio un libro per approfondire questo tema: “L’abito non mente” di Gaia Vicenzi”. Se ti va, puoi acquistarlo QUI dalla mia libreria del cuore “La Storia” di Crema.